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CREDITS

 

Scritto e diretto da/ Written and directed by: Ilaria Jovine

Fotografia e riprese/ Cinematographer and camera operator: Roberto Mariotti

Montaggio/ Editing: Ilaria Jovine Andrea Campajola

Postproduzione e mix audio/ Post production and sound mix: Michele Boreggi

Visual effects: Roberto Mariotti

Sottotitoli e adattamento/ Subtitles and adaptation: Elise Blue, Patricia Conorea Munez

Testimonial: Nicola, Diana, Nicolas

Prodotto da/ Produced by: Ilaria Jovine, Roberto Mariotti

 

Genere/ Genre: Documentario (biografico, sentimentale, sociale)/ Documentary (biographic, sentimental, social)

Durata/ Run time: 60'

Nazione/ Country: Italia/ Italy

Anno/ Year: 2013

Formato/ Shooting format: 1.78:1, 16:9, HD, Colore/ Color

 

SINOSSI

 

Tra Colombia e Italia, un viaggio per raccontare una moderna storia d'amore.Lui è italiano ed ha avuto una storia con una prostituta.Lei è colombiana ed ha avuto una storia con un drogato di crack da cui nasce un figlio.Vite parallele, separate da un oceano, che sembravano destinate a non incontrarsi mai, ma il miracolo lo fa la chat di un social network.I due iniziano a scriversi quasi per gioco, ma poi giocando si innamorano. Giocando, decidono di conoscersi nel mondo reale e  vanno a vivere insieme, dapprima in Colombia, poi in Italia, in un piccolo paesino di montagna vicino Roma, dove sono entrambi in cerca di un lavoro o di reinventarsi un'occupazione.Il bambino che stanno crescendo insieme, legge "Pinocchio", ricostruendo, a modo suo, la folle e romantica avventura di sua madre e del suo nuovo papà italiano.

 

 

SYNOPSIS

 

 

Between Columbia and Italy, a trip to tell a modern love story.He is Italian and had an affair with a prostitute. She is Colombian and she had an affair with a crack-addict, from which  her child was born. Like parallel stories, an ocean between them, it seemed they would never meet. But a chat works a miracle and their lives change direction: they fall in love and go to live togheter, at first in Columbia and then in Italy in a small mountain village near to Rome, both still trying to find a job or reinvent a work.The child, that they are bringing up together, reads "Pinocchio", recreating their crazy and romantic adventure in his own unique way.

 

 

SINOPSIS

 

Entre Colombia y Italia, un viaje para contar una historia de amor moderna.Él es italiano y ha tenido una aventura con una prostituta. Ella es colombiana y ha tenido una aventura con un adicto al crack de la que nace un niño.Vidas paralelas, separadas por un océano, que parecía destinado nunca a cumplir, pero el milagro lo hace el chat de un "social network".Los dos comenzaron a escribir sólo por diversión y juego, pero luego se enamoran de verdad. Despues de muchos meses, se deciden a conocer en el mundo real y luego a vivir juntos, por primera vez en Colombia, luego en Italia, en un pequeño pueblo de montaña, cerca de Roma, donde ambos están buscando un trabajo o un trabajo de reinventarse.El niño que los dos ahora crecen juntos, lee Pinocho y reconstruye, a su manera, la aventura loca y romántica de su mamà y su nuevo padre italiano.

 

 

DICHIARAZIONE AUTRICE


E' possibile realizzare un documentario d'amore? Raccontare oggi una storia d'amore cercandola nella realtà, tra le mille storie che vive quotidianamente la gente? Sarò capace di ascoltare e r-accogliere una storia privata e fedelmente riportarla sullo schermo, mettendomi da parte, rispettando il più possibile la realtà che mi viene generosamente donata dai protagonisti? Sarò capace di renderla nello stesso tempo avvincente come un film? E gli spettatori, come farli entrare in un mondo così privato che sanno essere vero ed autentico? Mi sono chiesta questo quando ho pensato di raccontare la storia di Nicola e Diana documentandola in un film che non fosse di finzione. E la sfida anche da sceneggiatrice è stata ardua. Quella raccontata nel documentario è una storia d'amore, certo, romantica come non lo sono, oggi, neanche più quelle dei film; ma, ai miei occhi, è anche e soprattutto la storia di una lotta per la felicità, combattuta da due persone che non vorrebbero credere però che la felicità consista in denaro, prestigio sociale, bellezza esteriore, oggetti da possedere e consumare, bensì che l'amore da solo basti. Ho trovato la loro storia d'amore di una grande modernità e nello stesso tempo di un romanticismo d'altri tempi. C'è la modernità di un incontro in chat, c'è il romanticismo di un uomo e una donna capaci di lasciare tutto per seguire il proprio compagno. Mi ha colpito il cammino delle loro esistenze, che prima di incontrarsi viaggiavano su binari paralleli, così come la specularità dei loro profili: entrambi inquieti, entrambi in fuga da un passato violento ed estremo, entrambi insofferenti dei loro due paesi d'origine (Italia e Colombia) ed entrambi desiderosi di vivere nel paese dell'altro, idealizzandolo a paese dei sogni. A Paese dei Balocchi. Dall'ascolto delle loro storie mi è arrivata l'idea di tenere le loro vicissitudini entro la cornice ideale delle Avventure di Pinocchio che il loro figlio Nicolas leggeva ai tempi delle riprese. Il Pinocchio usato nel mio film, non è il Pinocchio delle bugie, bensì il Pinocchio credulone, pronto a illudersi e a buttarsi in ogni avventura, salvo poi pagare a proprie spese i conti delle disillusioni. Insomma il Pinocchio che al limite le bugie le racconta a se stesso, come sembrano fare Nicola e Diana, quando cercano di convincersi che scelte radicali, come quelle di lasciare per sempre il proprio paese e fuggire altrove, siano a tutti i costi quelle giuste. Ecco allora che Diana e Nicola, agli occhi del loro bambino (narratore-lettore), diventano essi stessi dei burattini ancora in cerca di diventare umani, o meglio dei bambini ancora in cerca di diventare adulti e in tal senso gli inserti dell'opera di Collodi sono occasione per mostrare una realta alterata dalla fantasia, la fantasia del romanzo come la fantasia di un bambino e le immagini accolgono piccoli, infantili e volutamente artigianali effetti di cartonizzazione.

 

 

AUTHOR'S DECLARATION

 

Is it possible nowaday to make a documentary about love, tell a love story by looking for that among the thousands people live every day? Will I be able to listen and tell a private story and faithfully bring it back on the screen, putting myself aside, keeping as far as possible the reality that comes generously donated by the players, but at the same time making their lives compelling as a movie? And how to make people go into a private life, they know to be true and authentic? I wondered this when I thought of telling the story of Nicholas and Diana. I found their love story at the same time a very modern and very old romantic story. There is the modernity of a meeting in a web chat and there is the romance of a man and a woman able to leave everything to follow their partner. I was impressed by the fact that their lives, before their meeting, travelled on parallel tracks, as well as by the similarity of their profiles: both restless, both on the run from a violent and extreme past, both impatient of their two home countries (Italy and Colombia) and both eager to live in the country of the other, idealized as the land of dreams. A "Land of Boobies". These impressions, during the editing of the film, led me to progressvely alternate their words and tales. From listening to their stories came to me also the idea of ​​keeping their vicissitudes within the ideal narrative framework of "The Adventures of Pinocchio", the novel by Collodi that their son Nicolas was reading at the time of the shooting. The "Pinocchio" used in my film, is not the Pinocchio who lies, but the gullible Pinocchio, ready to jump into every illusion and every adventure, but also ready to pay at his own expenses every disappointment. In short, the Pinocchio who lies to himself, as Nicola and Diana seem to do when they try to convince themselves that radical choices, such as leaving permanently their own country and escaping elsewhere, are the right ones at all costs. In this way, Diana and Nicola, from their child and narrator-reader's point of view, they themselves become the puppets still looking to become human, or better, two children still in search to become adults. For this reason, the inserts of the Collodi's novel gave the opportunity to show another reality, the reality altered by the fantasy. Another reality shown by small, artisan, childish effects of digital animation.

 

 

DECLARACION DE L'AUTOR

 

Es posible hacer un documental sobre el amor? Contar, hoy, una historia de amor, buscando entre las miles de historias que la gente comun vive todos los días? ¿Voy a ser capaz de escuchar una historia privada y fielmente traerla de vuelta en la pantalla, poniendome a un lado, respetando más de cerca la realidad que es generosamente donada por los protagonistas? voy a ser capaz al mismo tiempo para que sea convincente como una película? Me pregunté esto cuando pensé en contar la historia de Nicholas y Diana documentandola en una película que no era ficción. Y el reto, incluso como escritora, fue difícil.“Almas en juego” es una historia de amor, pero, en mi opinión , es también, y sobre todo, una historia de lucha por la felicidad, librada por dos personas que no quieren creer que la felicidad consiste en el dinero, el prestigio social, la belleza exterior, sino que el amor por sí solo es suficiente.Encontré la historia de amor entre Nicola y Diana de un gran moderno y al mismo tiempo un romance del pasado. Tiene la modernidad de una relacion nacida en un chat, y tiene el romance de un hombre y una mujer capaz de dejar todo para seguir a su pareja.Me golpeó el camino de sus vidas, paralelas tambien antes de conocerse, así como la specularietà de sus perfiles: tanto inquieto, tanto en la carrera de un pasado violento y extremo, tanto intolerante de sus dos países de origen (Italia y Colombia ) y ambos con ganas de vivir en el país de la otra, idealizada en la tierra de los sueños. El país de los juguetes.Escuchando sus historias me vino la idea de mantener sus vicisitudes en el escenario ideal de “Las Aventuras de Pinocho”, la obra de Collodi que sus hijo Nicolás estaba leyendo en mientras yo estaba filmando la película. El Pinocho utilizado en mi película, no es el Pinocho de las mentiras, sino que el Pinocho ingenuos, listo para saltar a la ilusión y a todas las aventuras, pero tambien dispuesto a pagar el precio de cada desilusión. El Pinocho que dice a sí mismo las mentiras, como Nicholas y Diana parecen hacer cuando tratan de convencerse a sí mismos de que las opciones radicales, como dejar para siempre su país y huir en otro lugar, son los más adecuados, cueste lo que cueste. Diana y Nicolás, a los ojos de sus hijo (narrador - lector), ellos mismos parecen ser dos marionetas que estan tratando de convertirse en humano, o mejor dicho, dos niños en la búsqueda para convertirse en adultos. En este sentido, los insertos de la obra de Collodi son una oportunidad para mostrar una realidad distorsionada de la fantasía, de la fantasía de la novela como de la imaginación de un niño y las imágenes contienen pequeñas y intencionalmente infantil efectos digitales.

 

 

BIOFILMOGRAFIE

 

ILARIA JOVINE (regista e sceneggiatrice)

Nipote dello scrittore neorealista Francesco Jovine, nel 1999 si laurea, con una tesi sul suo romanzo “Signora Ava”, in Storia della Letteratura Italiana Contemporanea. Frequenta vari stage e scuole di recitazione (Max Amato, Beatrice Bracco, Jean Paul Denizon, Jiles Smith, Giorgio Prosperi, Gaetano Ventriglia), studia sceneggiatura cinematografica con Sergio Donati e si diploma in regia e drammaturgia teatrale presso l’Accademia del Teatro dell’Orologio. Dopo vari spettacoli in qualità di aiuto regista, debutta a teatro come autrice-regista nel 2003 con lo spettacolo “Fuori Tempo”, segnalazione della Giuria al Premio Vallecorsi, che torna in scena nel 2006 al Teatro dell’Orologio, con un buon successo di pubblico e critica; sempre nel 2006 dirige lo spettacolo “Big Bang” di Enrico Bernard, raccogliendo di nuovo buone recensioni critiche. E’ autrice di varie sceneggiature per il cinema, una delle quali “Amaro Amore” scritta con il regista Francesco Henderon Pepe, è diventata un film (con Angela Molina ed Alyn Prandi), selezionato nel 2012 al Festival di Taormina e al Festival di Mosca, e distribuito nelle sale italiane da Istituto Luce. Da una sua sceneggiatura originale (opzionata nel 2002 da Roberto De Laurentis e il cui soggetto sarà segnalato al Premio Sonar Script nel 2004), trae il monologo teatrale “La principiante” che ha diretto come regista per il Piccolo Teatro Campodarte nel maggio 2009. Lo stesso monologo, segnalato al Premio “Per voce sola” è stato pubblicato nella prima antologia di monologhi italiani contemporanei, edita da NeroSuBianco Edizioni. Nel 2010 è autrice di una serie di documentari intitolata “Hotel Rooms” andata in onda sul canale Sky Red-Tv, nonché del documentario omaggio a Fellini, intitolato “Giulietta e Federico”, in onda su LA7. Nel 2012 cura la prima regia cinematografica, girando il documentario sullo storico mercato rionale di Testaccio da poco dismesso, intitolato “In piazza. Voci intorno Piazza Testaccio”, proiettato alle Terme di Caracalla a Roma, all'interno dell'edizione 2012 della Festa dell'Unità. Nello stesso anno inizia le riprese, tra Italia e Columbia, del docufilm “Almas en juego” vincitore del contributo di produzione messo in palio da Marechiaro Film, a conclusione del workshop organizzato alla Casa del Cinema di Roma insieme al Premio Solinas e selezionato alla XXI edizione di SguardiAltrove FilmFestival .

 

REGIA: "In piazza. Voci intorno Piazza Testaccio" (45' - documentary 2012 ), "Almas en juego" (60'- documentary 2013) SCENEGGIATURE: "Sonata per principianti" (feature 2004), "Amaro amore"(feature 2004), "Mute" (short film2008), "Hotel rooms" (web documentary series 2008), "Federico&Giulietta" (documentary 2008)

TEATRO: "Fuori tempo" (2003) "Labyrinth" (2006)"La principiante" (2009).

 

 

 

ROBERTO MARIOTTI (direttore della fotografia)

Nel 2001 inizia la sua attività di film maker con il documentario “Survivor – sopravvissuti”, una serie di interviste a donne e uomini senza fissa dimora. Successivamente, dal 2002 al 2010 scrive e dirige alcuni cortometraggi tra cui “Libero Professionista”, sul tema dell'usura, “Contratto a Termine”, sulla precarietà del lavoro, e “Il Piazzista” che, attraverso un racconto surreale e grottesco, affronta il tema del traffico degli organi umani. Dopo aver girato cortometraggi e documentari, tra questi “Lo zingaro errante” sugli sgomberi delle comunità rom dal centro urbano della città di Roma, e, come direttore della fotografia e responsabile delle riprese, i documentari “In Piazza. Voci intorno Piazza Testaccio” e “Almas en juego”, di Ilaria Jovine, nel 2014 produce e dirige il suo film di lungometraggio di esordio “The Italian dream”, sul tema dell'immigazione clandestina in Italia.

 

FILMOGRAFIA

2014 "The Italian dream" (lungometraggio) durata 75', formato HD.

2009 "Il testamento di Samuel" (cortometraggio) durata 15', formato HD.

2009 "Shalom" (cortometraggio) durata 4' 40", formato HD.

2008 "Miele acido" (videoclip) durata 3', formato HD.

2007 "Il Piazzista" (cortometraggio) durata 20', formato HD.

2005 "Contratto a termine" (cortometraggio) durata 8' formato HD.

2003 "Libero professionista" (cortometraggio) durata 3' formato DVCAM.

2002 "Survivors - sopravvissuti" (documentario) running time 40' format DVCAM.

2001 "Notte di fine millennio" (documentario) running time 26' format DVCAM.

 

 

BIOFILMOGRAPHIES

 

ILARIA JOVINE (director and screenwriter)

Born in 1972, she's been always interested in writing, in all its aspects and applications, from poetry to playwriting. Loving travelling, she tries to live abroad short periods every year (teaching italian in languages schools) to know and observe new realities and ways of living. Degree in Italian Literature and graduated in theater directing and dramaturgy, debuted in the theater as a writer and director in 2003 with the show "Fuori Tempo" Jury's Award of the Vallecorsi Award. Studyng theater and working also as actress, she thinks is a good way to improve the dramaturgic writing especially the writing of dialogues. As a screenwriter, wrote the screeplay of "Amaro Amore" directed by Francesco Henderson Pepe, with Angela Molina and Alyn Prandi, selected in 2012 at the Festival of Taormina and the Moscow Festival and released in Italian cinemas from Istituto Luce. In 2010 she was the author of a documentary series for the RedTV Sky Channel, titled "Hotel Rooms", and wrote the documentary homage to Fellini, entitled "Giulietta and Federico" broadcasted on LA7 channel. In 2012 she's the author of "In piazza. Voci intorno Piazza Testaccio" ("On the square. Voices around the ancient Testaccio Square in Rome"), a documentary about the old Testaccio Market in the center of Rome, recently closed after one hundred years. With the music of Inti-Illimani, the film was screened at the Baths of Caracalla in Rome. The project of the documentary "Almas en juego" was the winner of a production contribute after a workshop organized in 2012 at the Casa del Cinema in Rome by Premio Solinas and the Marechiaro Film Production.

 

 

 

ROBERTO MARIOTTI (cinematographer)

Since his first documentary film in 2001, titled “Survivor – sopravvissuti”, a number of interviews to homeless men, Roberto Mariotti became a full-time filmmaker. Among his short films, “Libero Professionista”, about the usury, “Contratto a Termine”, about the job insecurity, and “Il Piazzista”, a short film on trafficking in human organs, tribute to “After hours” by Martin Scorsese. After making a number of documentaries and shorts, in 2014 he funded his first narrative feature film, "The Italian dream", on the issue the illegal immigration in Italy.

 

FILMOGRAPHY

2014 "The Italian dream" (feature narrative) running time 75', format HD.

2009 "Il testamento di Samuel" (short narrative) running time 15', format HD.

2009 "Shalom" (short narrative) running time 4' 40", format HD.

2008 "Miele acido" (videoclip) running time 3', format HD.

2007 "Il Piazzista" (short narrative) running time 20', format HD.

2005 "Contratto a termine" (short narrative) running time 8' format HD.

2003 "Libero professionista" (short narrative) running time 3' format DVCAM.

2002 "Survivors - sopravvissuti" (documentary) running time 40' format DVCAM.

2001 "Notte di fine millennio" (documentary) running time 26' format DVCAM.

 

 

 

BIOFILMOGRAFÍAS

 

ILARIA JOVINE (directora y guionista)

Licenciada en Literatura Italiana y en dirección teatral y dramaturgia, debutò en el teatro como guionista y director en 2003 con el espectáculo "Fuera de Tiempo", Premio de el Jurado de el Premio Vallecorsi. Como guionista de cine, firma la película "Amor amargo", con Angela Molina y Alyn Prandi, seleccionada en 2012 en el Festival de Taormina y en el Festival de Moscú, y estrenada en los cines italianos de el Istituto Luce. En 2010 es la autora de una serie web de documentales titulada "Hotel Rooms", emitida en el canal Sky Red-Tv, y de el documental homenaje a Fellini, titulado "Giulietta y Federico", emitido en el canal tv LA7. En 2012 es la autora "En la plaza", documental sobre el mercado de Testaccio en Roma, con la música de Inti-Illimani, que se proyectó en las Termas de Caracalla, en Roma. En ese mismo año comenzó a rodar, entre Italia y Colombia, de la película documental "Almas en juego" ganador de la contribución de la producción sorteado por Marechiaro Film, después de el workshop “El Cine 2.0 y la revolución tecnológica”, organizado en la Casa del Cine de Roma y en colaboracion con el Premio Solinas, y seleccionado a la XXI edición de SguardiAltrove FilmFestival.

 

 

ROBERTO MARIOTTI (director de fotografía)

Desde su primera película documental en 2001, titulado "Survivor – sopravvissuti", una serie de entrevistas a hombres sin hogar, Roberto Mariotti se convirtió en un director de cine a tiempo completo. Entre sus cortometrajes, "Libero Professionista", acerca de la usura, "Contratto a Termine", acerca de la inseguridad en el empleo, y "Il piazzista", un cortometraje sobre el tráfico de órganos humanos, homenaje a "After hours", de Martin Scorsese. Después de hacer una serie de documentales y cortometrajes, en 2014 financió su primera película narrativa, "The Italian dream", sobre la cuestión de la inmigración ilegal en Italia.

 

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